Ricci come Sisifo

29 novembre 2023


I vecchi miti greci, come è giusto che sia, hanno sempre contribuito a rendere magica l'atmosfera che il turista vive quando viene a visitare Siracusa. Del resto lo stesso presidente Ricci, prima di diventare un "siracusano acquisito", quando è venuto a Siracusa per la prima volta era più o meno un turista, essendo lui toscano...


Una di queste leggende in particolare, sembra calzare a pennello alla situazione che si sta vivendo in questo periodo in città nell'ambiente calcistico: le fatiche di Sisifo. La leggenda narra di quest'uomo mortale, Sisifo, che come conseguenza dell'aver più volte sfidato ed ingannato gli dèi, venne condannato per l'eternità a trasportare un pesante masso su per una ripida montagna, per vederlo rotolare giù una volta arrivato in cima. Una metafora per parlare di un lavoro inutile, molto dispendioso per ottenere poco o nulla. Fa riflettere il fatto che Sisifo fosse corinzio come Archia, fondatore di Siracusa. Ricci è arrivato a Siracusa in punta di piedi, silenziosamente, è entrato in società prima al fianco di Montagno, poi in quasi totale autonomia. Inizialmente ha contribuito a raddrizzare e rendere vincente e memorabile una stagione partita male, poi ha iniziato una vera e propria scalata toccando i tasti giusti nell'animo dei siracusani: prima programmazione ed equilibrio, poi identità ed appartenenza, infine l'orgoglio. I primi passi sono stati mossi ed il pubblico ha risposto con entusiasmo, la riconquista dello stemma, evento che ha fatto versare a molti lacrime di commozione, è stata comunicata con la solita pacatezza che lo ha sempre contraddistinto: mai un proclama o una parola fuori posto, solo tanta umiltà, voglia di lavorare bene, nel rispetto degli avversari, con piena dedizione e motivazione crescente. La montagna da scalare è alta e piena di insidie, gli ostacoli che hanno sempre (o quasi) contrastato lo sviluppo calcistico (e non solo) di questa città sono sempre gli stessi: imprenditoria scettica, politica assente, pubblico diffidente, infrastrutture mancanti, assoluta incapacità di progettazione a lungo termine etc. . Eppure, come Sisifo, lui continua -da mesi- a trascinare il macigno su per la montagna, come Archia solcò il mare dalla Grecia verso l'isola di Ortigia, e il crescente entusiasmo lo rende meno solo nel suo immane sforzo. L'encomiabile iniziativa #Tifos ( www.tifos.it ) è segno che anche la città sta iniziando a lavorare nella giusta direzione, ma bisogna aderire in massa. Non sappiamo quanto sarà lunga la salita, né cosa ci sarà in vetta, ma ogni passo fatto in avanti e verso l'alto va difeso a spada tratta, come fecero i nostri opliti contro gli ateniesi oltre 2400 anni fa. Starà a noi sostenerlo, cercare di coinvolgere l'imprenditoria, la politica, tutti quelli che possono aiutare la causa azzurro e dare un po' di lustro a questa città. Bisogna evitare a tutti i costi che il masso rotoli giù.


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