Washington Cacciavillani

L'uomo con il leone al guinzaglio

Washington Cacciavillani, il protagonista di questa storia, è uno dei tanti oriundi che sono approdati sul suolo italico, in questo caso chiamato dall’Inter di Moratti padre. Il giovane uruguagio era considerato in patria una buona promessa del River Plate di Montevideo dove aveva giocato trenta partite, ma nessuno lo aveva visto giocare.

In una intervista degli anni ottanta, Peppino Prisco ricordava che Cacciavillani “ci era stato descritto come uno Schiaffino con un po' più di classe ma con molto più fiato. Probabilmente ci fu un equivoco”.

Infatti Cacciavillani non si fermò a Milano ma fu proposto al Torino (dove fu bocciato dall’allenatore Frossi) e successivamente alla Pro Patria che, nelle zone basse della classifica, cercava disperatamente un sostituto dello sfortunatissimo Vidal.

Cacciavillani era un tipino basso dal fisico gracile e dalle gambe storte, veloce ed estroso dentro e fuori dal campo; le cronache dell’epoca parlano di “buon palleggio e molta tecnica” e di un “nomignolo caratteristico”, vale a dire “sette polmoni” per il movimento continuo sulla fascia laterale. Purtroppo il ragazzo era poca cosa per gli standard della serie A, proprio come la Pro Patria di quell’anno e mestamente accompagnò i tigrotti in serie B dopo la miseria di sei partite e un golletto in occasione del pareggio esterno a Vicenza.

Meglio andò l’anno dopo nella serie cadetta dove trovò un po’ di continuità (25 partite condite da 2 reti) ma non la conferma per l’anno successivo. Tornò così alla casa madre dove rimase un anno giocando solo una partita a Udine mentre il resto della propria carriera fu un peregrinare verso sud, prima a Ravenna, Caserta e infine in Sicilia, dove trovò la propria identità calcistica e personale.

Con la maglia del Siracusa fece le cose migliori, confermandosi un giocatore da serie C; ricorda un tifoso aretuseo che una volta “superò mezza difesa avversaria, portiere compreso, arrivò sulla linea della porta ormai sguarnita e… si fermò! In un silenzio irreale il “Chico” aspettò beffardo fino all’arrivo trafelato dei difensori in recupero… fu solo allora che si girò e col tacco la mise dentro il sacco”.

I tifosi siciliani stravedevano per lui, anche per le bizzarrie fuori dal campo, come quella di portare al guinzaglio per il lungomare siracusano un cucciolo di leone.

Finita la carriera con la maglia del Floridia in quarta serie, si trasformò in allenatore versione “sergente di ferro”, prima del triste epilogo della morte nel 1999 si dice in assoluta povertà.


Andrea Fazzari del "Pro Patria Museum" per SiraPedia - l'enciclopedia online sul Siracusa calcio.




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Stagioni: 1960-61 ~ 1961-62 ~ 1962-63 ~ 1963-64 ~ 1964-65 ~ Calciatori: Washington Cacciavillani